Presentazione di Libera maglia di Alice Twain

Domenica 28 gennaio introdurrò la presentazione di Libera maglia, il nuovo libro di Alice Twain (che sarà presente per rispondere alle mie domande e a quelle del pubblico).

La presentazione sarà una chiacchierata informale sul nuovo manuale (che fa seguito a “Ai ferri corti”) e sulla maglia in generale; sarà l’occasione giusta per fare tutte le vostre domande e per acquistare il testo.

La presentazione sarà preceduta dalla relazione di Alice Twain sui vari tipi di fibra: parlerà di fibre di provenienza animale e vegetale, di fibre sintetiche e del relativo impatto ambientale, ci parlerà del suo approccio al problema del mulesing e di come scegliere il filato più adatto alle nostre esigenze e altro ancora. È molto interessante e vi consiglio di non perderla.

L’evento si terrà dalle 16 alle 19.30 a Busto Arsizio, presso La Bottega Artigiana, via Andrea Zappellini 4/E. Dalle 16: relazione, dalle 18: presentazione del libro.

La Bottega Artigiana, da sola, vale una visita: è estremamente spaziosa, specialmente se paragonata ai normali negozi di filati. È anche molto luminosa, dato che una delle pareti è praticamente un’enorme vetrata sulla strada.

Al momento non sono in vendita molti filati, si svolgono soprattutto laboratori e corsi e si tengono presentazioni e mostre.

Se vi interessa Libera maglia ma non potete venire alla presentazione, potete acquistarlo in libreria (o ordinarlo, in caso non l’abbiano), o su Amazon, dove trovate anche il suo manuale precedente, Ai ferri corti.

Qui potete leggere un’intervista ad Alice Twain sui contenuti di Ai ferri corti e di Libera Maglia, per scoprire quale dei due testi è più interessante per voi.

È ancora disponibile l’agenda dedicata alla maglia e all’uncinetto che abbiamo realizzato con Alice Twain.

slothmama

Veruska fa l'uncinetto: ne scrive per diverse testate online (il blog tricot di IO donna e maglia-uncinetto.it), lo insegna, crea modelli indipendentemente (la trovate come Veruska anche su Ravelry), e per pubblicazioni internazionali e produce compulsivamente cappellini. Come dipendenza, poteva andarle peggio.

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