Come avete passato il periodo delle festività di dicembre?
Io ho preso una pausa, in parte forzata (computer dal tecnico), e mi sono dedicata alla realizzazione di progetti scacciapensieri, facendo tantissimi cappellini, a volte utilizzando punti e variazioni di punti che volevo studiare, altre volte ai ferri, a maglia rasata, per il puro piacere di fare fuori un po’ di stash.
Ho sperimentato vari filati, con alcuni mi sono trovata bene, con altri no:
- Prima di Borgo de’ Pazzi è uno stoppino in pura lana piuttosto rustico che ho continuato a utilizzare per vari campioni anche dopo averlo recensito per maglia-uncinetto. Mi piace, secondo me per maglioni da non indossare a pelle o coperte da divano, è davvero valido.
- Bice, sempre di Borgo de’ Pazzi è una lana da calzini con la rigatura corta; ho voluto provarla lo stesso ma decisamente con l’uncinetto non funziona. Il filato “muore” e i colori diventano un pasticcio inguardabile, come tutti i filati dalla rigatura corta. Sicuramente a maglia, o a uncinetto tunisino, visivamente dà risultati migliori.
- Just Degradé di Katia è una fettuccia tono su tono, il cambio colore è lungo e molto delicato. Non capisco perché questo filato non abbia avuto successo e sia uscito di produzione.
Ho inoltre giocato con una serie di vivaci e misteriosi cotoni rossi senza fascetta che mi sono trovata in casa, arrivati da chissà dove, sperimentando diverse variazioni della maglia bassa, in piano e in tondo:
- siberian stitch;
- linked stitches;
- maglia bassa avvolta;
- maglia bassa allungata;
- shallow single crochet;
- maglia bassa in rilievo davanti e dietro.
I punti che nomino in inglese sono certa che non siano creazioni d’oltremanica o d’oltreoceano, ma non sono riuscita a trovarne il nome italiano, sui dizionari italiani d’uncinetto a mia disposizione, spero di avere maggior fortuna con le mie ricerche in futuro).
Un po’ di foto dei miei esperimenti le trovate sul mio Instagram.