Borse all’uncinetto (senza fine!)

 

Borsa all'uncinetto realizzata con la fettuccia Dalia

Borsa all’uncinetto realizzata con la fettuccia Dalia

Ogni tanto, per motivi noti solo a “uno davvero bravo”, decido di fare in serie qualcosa: solo sciarpe, o solo cappelli, o solo borse… mai maglioni, i maglioni mi annoiano, ahimè.

Ora sono ossessionata dalle borse, che sono un ottimo progetto per far fuori i gomitoli singoli comprati “perché ci farò qualcosa, tanto è bello e costa anche poco“. Milioni di miliardi di gomitoli. Ovviamente.

Quindi, borse a rete in quantità industriale.

(Se avessi gomitoli di peso simile e colori compatibili, potrei almeno fare borse a righe, non so, ma no! Troppo facile, altrimenti!)

La borsa in varie sfumature di beige, nell’immagine di apertura, è stata realizzata con un gomitolo e mezzo di Dalia, il filato che ho usato anche per realizzare i campioni dei due punti a tunisino spiegati qui (e dei punti a maglia e all’uncinetto in questo post).
Dalia è una fettuccia di lyocell, robusta, anche se non leggerissima.

Borsa colorata realizzata con filato misterioso

Borsa colorata realizzata con filato misterioso

La borsa multicolore è stata realizzata con un gomitolo di una fettuccia di non so che materiale, ad occhio acrilico, ma il gomitolo aveva dei colori bellissimi eccetera eccetera.

La borsa bianca, di cui potete vedere solo il fondo, per ora, la sto eseguendo con un filato della Vimar, forse non adattissimo alla mia idea: le paillettes sembrano un po’ moscerini radunati sulla borsa, non sono convintissima del risultato, ma ormai è troppo tardi!

E poi, quei 2 gomitoli di cotone verde…

 

 

 

 

Borsa realizzata con Goccia, filato di Vimar

Borsa realizzata con Goccia, filato di Vimar

slothmama

Veruska fa l'uncinetto: ne scrive per diverse testate online (il blog tricot di IO donna e maglia-uncinetto.it), lo insegna, crea modelli indipendentemente (la trovate come Veruska anche su Ravelry), e per pubblicazioni internazionali e produce compulsivamente cappellini. Come dipendenza, poteva andarle peggio.

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