Porta biglietti tinto a mano e cuciture

porta biglietti del treno all'uncinetto con filato tinto a mano

Mi capita spesso di prendere i treni regionali, ultimamente, quella specie di ultima frontiera della disorganizzazione, dei deragliamenti ed altre simpatiche amenità.

“Che fai nella vita tutti i giorni?”

“Rischio di non tornare a casa la sera”.

“Fai l’agente segreto?”

“No, il pedolare”.

Tralasciando questi dettagli, ho provato a mettere quei lenzuolini che sono i biglietti nell’agenda, lasciando poi a casa l’agenda, nel portafoglio, da cui spuntano e mi tagliano le dita (goffaggine, il tuo nome è Happysloth), in buste di carta, che si frantumano e così via.

Morale, ho estratto dallo stash un gomitolo filato tinto a mano da Paola Della Pergola, che non aveva mai trovato una destinazione adeguata, e ho prodotto un semplicissimo porta biglietti del treno a maglia bassa. Lo vedete in foto. Occupa poco spazio ed è sufficientemente robusto da resistere, si spera, agli attriti di tutto quello che viene scagliato in borsa nell’arco della giornata.

Il filato è una pura lana bella robusta e la tintura è tono su tono (se devo scegliere qualcosa che non sia tinta unita, il tono su tono per me vince sempre perché non fa effetto “pagliaccio ubriaco”).

Progetti semplici come questo sono perfetti anche per fare esperimenti che, se danno risultati disastrosi, be’, non danneggiano qualcosa su cui ho lavorato 200 ore.

Esperimenti sulle cuciture all’uncinetto

In questo caso, ho lavorato sulle cuciture: le mie cuciture preferite sono quelle eseguite prendendo, dritto contro dritto, solo i due capi esterni delle spighette. In questo modo, quando si gira il lavoro, i capi restanti delle spighette formano una costina decorativa; è una cucitura usata abbastanza spesso per unire i quadratini della nonna, ad esempio.

Tuttavia, la trovo una cucitura meno robusta di quella che si ottiene a sopragitto o unendo ambo i capi delle spighette, cuciture che però, per me, sono brutte.

Alla fine ho sperimentato con una cucitura ibrida tra la mia preferita e la cucitura a punto maglia: entrando in uno dei capi della spighetta e nei capi diangonali adiacenti di due punti, quello che stavo lavorando e quello successivo (insomma, nella V che appare nella maglia bassa), ottenendo una cucitura bella e robusta, anche se realizzabile solo su progetti che hanno un dritto e un rovescio.

Provatela!

Nota: per sapere di più sul suo filato tinto a mano, potete seguire Paola sul suo sito.

slothmama

Veruska fa l'uncinetto: ne scrive per diverse testate online (il blog tricot di IO donna e maglia-uncinetto.it), lo insegna, crea modelli indipendentemente (la trovate come Veruska anche su Ravelry), e per pubblicazioni internazionali e produce compulsivamente cappellini. Come dipendenza, poteva andarle peggio.

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