Ho deciso di approfittare di questi giorni di ridotta attività lavorativa non solo per riuscire nell’impresa disperata di guardate tutto quello che si trova su Netflix (ho sviluppato una dipendenza da “DC’s Legends of Tomorrow“), ma soprattutto per ripassare tecniche, punti e costruzioni che utilizzo poco e studiarne di nuove. Per quanto riguarda l’uncinetto tunisino, perfetto per ripassare o per studiare la tecnica da zero è Uncinetto tunisino moderno, tradotto da Il castello editore.
Ne potete leggere una recensione qui.
Stonriprendendo in mano il mio studio sulle cuciture a uncinetto tunisino e sto ripassando i 3 tipi di entrelac che ho individuato. Ho fatto pace con il tunisino in tondo, anche se continuo a preferire la lavorazione in piano. La lavorazione in tondo col cavetto continua a sembrarmi piuttosto macchinosa, mi pare più facile utilizzare un uncinetto a due teste. (Parlo per me, ovviamente, ogni persona è diversa). Poi, forse, riuscirò a vincere la mia pigrizia e iniziare un bel maglione con questa tecnica ingiustamente vituperata, quando si tratta di capi d’abbigliamento: il tunisino è molto versatile; è vero che è perfetto per tappeti, borse e altri progetti compatti, ma può essere utilizzato per lavori molto ariosi e morbidi.
- Il gruppo Facebook dedicato all’uncinetto tunisino che ho fondato e che amministro insieme a Valentina Pontolillo e Paola Pa, lo trovate qui.
- Del dizionario dei punti a uncinetto tunisino edito da Mani di Fata, ne parlo qui.
Per quanto riguarda l’uncinetto non tunisino, sto studiando sagomature su punti operati e conto di studiare più approfonditamente le righe accorciate, la tecnica del jacquard (nota anche come tapestry crochet)e la costruzione C2C.
Anche in questo caso, sto consultando un buon manuale tradotto da Il Castello, dal titolo Uncinetto da angolo ad angolo, che ho recensito qui.
Questi studi ovviamente confluiranno nei miei prossimi corsi dedicati a chi già conosce l’uncinetto e vuole saperne di più, per cui preparatevi a delle belle novità!
